viernes, 24 de abril de 2015

Costituzione del Venezuela

Emilio Spósito Contreras*

LA COSTITUZIONE DEL VENEZUELA DEL 1999
Espressione del modello costituzionale romano

Artículo 1º El Poder Moral de la República reside en un cuerpo compuesto de un Presidente y cuarenta miembros que bajo la denominación de Areópago ejerce una autoridad plena e independiente sobre las costumbres públicas y sobre la primera educación.
Apéndice de la Constitución de Venezuela de 1819

Artículo 274. Los órganos que ejercen el Poder Ciudadano tienen a su cargo, de conformidad con esta Constitución y con la ley, prevenir, investigar y sancionar los hechos que atenten contra la ética pública y la moral administrativa; velar por la buena gestión y la legalidad en el uso del patrimonio público, el cumplimiento y la aplicación del principio de la legalidad en toda la actividad administrativa del Estado, e igualmente, promover la educación como proceso creador de la ciudadanía (…).
Constitución de Venezuela de 1999

1. Quello che significa Bolívar: Anni di mutamento e peggioramento della Repubblica hanno portato alla crisi economica, sociale, politica e nell 1992, anche militare. Nel 1999, Hugo Chávez, propone come soluzione una riforma costituzionale che ha come bandiera Simón Bolívar [1].
Dobbiamo dire per il pubblico italiano che Bolívar, nato a Caracas nel 1783 e morto a Santa Marta nel 1830, non è soltanto un personaggio storico, capo della guerra contro gli spagnoli e fondatore di cinque repubbliche: Bolivia, Colombia, Ecuador, Panamá, Perú e Venezuela, ma parte dell’identitá del Paese.
Infatti, noi abbiamo una legge dell 1968, chiamata “Ley sobre el uso del nombre, la efigie y los títulos de Simón Bolívar” che, nel suo art. 1, recita:

El nombre y la efigie de Simón Bolívar, así como sus títulos de Libertador, y Padre de la Patria, son patrimonio histórico de la Nación, en cuyo territorio deben ser venerados por los venezolanos y respetados por los extranjeros.

Quello che il Carrera Damas individuava come un vero culto a Bolívar.

2. La dottrina di Simón Bolívar come espressione del modello costituzionale romano: Adesso, nell art. 1 della Costituzione del Venezuela è chiaramente espresso:

La República Bolivariana de Venezuela es irrevocablemente libre e independiente y fundamenta su patrimonio moral y sus valores de libertad, igualdad, justicia y paz internacional en la doctrina de Simón Bolívar, el Libertador.

È doveroso sottolineare la dottrina di Bolívar, da molti dimenticata e persino rifiutata, sopratutto da alcuni giuristi che dovrebbero interpretarla. Costituisce una eccezione Ricardo Combellas, venuto in Sardegna diverse volte.
L’esame approfondito della dottrina di Bolívar diventa cosí necessario.
Come da tanti anni Pierangelo Catalano insegna, il Libertador accenna nella sua azione politica, al modello costituzionale romano, attraverso Rousseau, fino all’esplicito contrasto con il principale esponente del costituzionalismo europeo moderno, Benjamin Constant [2].
Nello stesso senso, scrive il professore Giovanni Lobrano:

...Bolívar [...] nel propio pensiero costituzionale, fa riferimento sistematico ai modelli: inglese moderno e romano antico, per concludere a favore del diritto romano, da lui definito base de la legislación universal e il cui studio egli raccomanda [3].

Credo che adesso si caspica il perché dell’oblio della dottrina costituzionale del Libertador.
Nel suo Discurso de Angostura (1819), Bolívar fa distinzione tra la Costituzione britannica, “...muy lejos de proponeros su imitación servil…”, e la Conztituzione romana, che prende, come modello “...sus censores y sus tribunales domésticos...”.
Secondo Lobrano, anche l’Alberdi, nel 1871, individuava con chiarezza il “...dilema de hierro para la América del Sud” [4] nel dovere di scelta tra due libertà: la libertà latina della repubblica romana e la libertà di origine germanica divenuta peró anglo-americana, ed espressa nella “Constitución de los Estados Unidos”.
Questi due modelli (inglese e romano) sono opposti nella nozione di Stato, persona artificiale che necessita della delega-representanza politica per il primo; e l’accordo del popolo sovrano, che postula la virtù di ogni cittadino e quindi, necessita la tutela di quest’ultima mediante un potere censorio o morale per l’altro.
Fa parte del modello repubblicano romano anche il tribunato –tra popolo e governo–, che sarà il mezzo per la realizzazione della libertà dei cittadini. Il 15 agosto del 1805, Simón Bolívar col suo maestro Simón Rodríguez, a Roma, nello stesso luogo dove 2500 annni prima, i plebei romani hanno fatto un primo giuramento sul Monte Sacro, promettendo di combattere la tirannia.

3. Alcune istituzione bolivariane: Infatti, per la costituzione del Venezuela del 1819, Bolívar ha proposto la istituzione di un “Poder moral”, da egli chiamato “Areópago”, e che non fú mai approvato dal Congreso de Angostura, ma pubblicato come “Apéndice de la Constitución”. A. F. Brice, invece pensa che l’“Apéndice de la Constitución sia stata approvata: “...apéndice quiere decir en nuestro idioma cosa adjunta o añadida a otra, de la cual es como parte accesoria o dependiente, por lo que si era una parte conexa, subordinada a la Constitución, nuestros constituyentes, sin quererlo, la aprobaron...”[5].

Artículo 1º La Cámara de Moral dirige la opinión moral de toda la República, castiga los vicios con el oprobio y la infamia, premia las virtudes públicas con los honores y la gloria. La imprenta es el órgano de sus decisiones [6].

Sette anni dopo, nella Costituzione della Bolivia del 1826, Bolívar introdusse la “Camara de censores”, con lo stesso compito dell’Areópago d’Angostura, nell’organo del potere legislativo boliviano. Le altre Camere sono quella dei Senatori e dei Tribuni.
Queste idee bolivariane hanno come fondamento la nozione d’eguaglianza del Libertador:

La verdadera igualdad no existe sino en la formación y delante de la ley que liga y comprende a todos indistintamente: premia y recompensa al virtuoso, al justo, al sabio, al valiente al honrado, al prudente, al industrioso, al activo y al benéfico; y castiga y reprime al vicioso, al injusto, al inmoral, al cobarde, al temerario al holgazán y al perezoso. El que sirve a su Patria más honrosa y útilmente, merece bien con predilección y debe ser preferido y considerado sobre sus conciudadanos que no han podido o no han querido igualarlo [7].

Nella Costituzione della Republica Bolivariana del Venezuela, è centrale la dottrina del Libertador, il Poder Ciudadano affidato al Consejo Moral Republicano, composto dal Defensor del Pueblo, dal Fiscal General de la República e dal Contralor General de la República.

Artículo 273. El Poder Ciudadano se ejerce por el Consejo Moral Republicano integrado por el Defensor o Defensora del Pueblo, el Fiscal o la Fiscal General y el Contralor o Contralora General de la República.

Altre istituzioni tipicamente latine, presenti nella Costituzione del 1999, sono la sovranità popolare (art. 5) e quindi, la democrazia diretta (art. 71 e ss.) o partecipazione (art. 62), il governo al servizio dei cittadini (art. 141) e la istituzione del Poder Electoral (art. 292 e ss.). Con il Poder Electoral, si supera l’idea della tripartizione dei poteri di origine montesquieana (art. 136), la famiglia come ordine pre-statuale (art. 75), il Defensor del Pueblo come tribuno (art. 280 e ss.), e l’organizzazione dello Stato in comuni o municipios (art. 168).
Sull’educazione dei figli nella famiglia e della educazione dei cittadini parleremo in un'altra occasione.

4. In conclusione: Una corretta interpretazione di una dottrina così specifica e opposta al costituzionalismo corrente, è possibile solo alla luce del disegno constituzionale del Libertador Simón Bolívar, altrimenti definita “dottrina di Simón Bolívar”, il quale, a sua volta, si ispira attraverso lo studio di Rousseau, al modello costituzionale romano. Essere coscienti di questa realtà é il nostro piú importante incarico odierno.

NOTE

* Professore di Diritto nell’Universidad Central de Venezuela.
[1] Promossa nel 1999 con una riforma del 2009.
[2] Vid. P. CATALANO, “Derecho público romano y principios constitucionales bolivarianos”. In Constitución y constitucionalismo hoy. Cincuentenario del Derecho Constitucional Comparado de Manuel García-Pelayo. Fundación Manuel García-Pelayo. Caracas 2000, pp. 687-717.
[3] G. LOBRANO, “‘Modello romano’ e ‘costituzionalismo latino’”. In Teoria del diritto e dello stato. Rivista europea di cultura e scienza giuridica. Potere negativo e Costituzione bolivariane, n. 2. Roma 2007, p. 263.
[4] J. B. ALBERDI, Peregrinación de Luz del Día o Viajes y aventuras de la Verdad en el Nuevo Mundo. La Cultura Argentina. Buenos Aires 1916. Citado por G. Lobrano en trabajo inédito.
[5] A. F. BRICE, “Prólogo”. In Los proyectos constitucionales del Libertador. Congreso de la República. Caracas 1983, pp. 78-79.
[6] Sección 2ª, De las atribuciones especiales de la Cámara de la Moral. Apéndice de la Constitución venezolana de 1819.

[7] Título I, Sección primera, artículo 16 del Proyecto de Constitución de Venezuela de 1819.

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