Emilio Spósito Contreras*
LA COSTITUZIONE DEL VENEZUELA DEL 1999
Espressione del modello costituzionale romano
Artículo 1º El Poder Moral de la
República reside
en un cuerpo compuesto de un Presidente y cuarenta miembros que bajo la
denominación de Areópago ejerce una autoridad plena e independiente sobre las
costumbres públicas y sobre la primera educación.
Apéndice de la
Constitución de
Venezuela de 1819
Artículo 274.
Los órganos que ejercen el Poder Ciudadano tienen a su cargo, de conformidad
con esta Constitución y con la ley, prevenir, investigar y sancionar los hechos
que atenten contra la ética pública y la moral administrativa; velar por la
buena gestión y la legalidad en el uso del patrimonio público, el cumplimiento
y la aplicación del principio de la legalidad en toda la actividad
administrativa del Estado, e igualmente, promover la educación como proceso
creador de la ciudadanía (…).
Constitución de Venezuela de 1999
1. Quello che
significa Bolívar: Anni di
mutamento e peggioramento della Repubblica hanno portato alla crisi economica,
sociale, politica e nell 1992, anche militare. Nel 1999, Hugo Chávez, propone
come soluzione una riforma costituzionale che ha come bandiera Simón Bolívar
[1].
Dobbiamo dire per il pubblico italiano che Bolívar, nato
a Caracas nel 1783 e morto a Santa Marta nel 1830, non è soltanto un
personaggio storico, capo della guerra contro gli spagnoli e fondatore di
cinque repubbliche: Bolivia, Colombia, Ecuador, Panamá, Perú e Venezuela, ma
parte dell’identitá del Paese.
Infatti, noi abbiamo una legge dell 1968, chiamata “Ley
sobre el uso del nombre, la efigie y los títulos de Simón Bolívar” che, nel
suo art. 1, recita:
El nombre y
la efigie de Simón Bolívar, así como sus títulos de Libertador, y Padre de la
Patria , son patrimonio histórico de la
Nación , en cuyo territorio deben ser venerados por los
venezolanos y respetados por los extranjeros.
Quello che il Carrera Damas individuava come un vero
culto a Bolívar.
2. La
dottrina di Simón Bolívar come espressione del modello costituzionale romano: Adesso, nell art. 1 della Costituzione del
Venezuela è chiaramente espresso:
È doveroso sottolineare la dottrina di Bolívar, da molti
dimenticata e persino rifiutata, sopratutto da alcuni giuristi che dovrebbero
interpretarla. Costituisce una eccezione Ricardo Combellas, venuto in Sardegna
diverse volte.
L’esame approfondito della dottrina di Bolívar diventa
cosí necessario.
Come da tanti anni Pierangelo Catalano insegna, il
Libertador accenna nella sua azione politica, al modello costituzionale romano,
attraverso Rousseau, fino all’esplicito contrasto con il principale esponente del
costituzionalismo europeo moderno, Benjamin Constant [2].
Nello stesso senso, scrive il professore Giovanni Lobrano:
...Bolívar
[...] nel propio pensiero costituzionale, fa riferimento sistematico ai
modelli: inglese moderno e romano antico, per concludere a favore del diritto
romano, da lui definito base
de la legislación universal e
il cui studio egli raccomanda [3].
Credo che adesso si caspica il perché dell’oblio della
dottrina costituzionale del Libertador.
Nel suo Discurso
de Angostura (1819), Bolívar
fa distinzione tra la
Costituzione britannica,
“...muy lejos de proponeros su imitación servil…”, e la
Conztituzione romana,
che prende, come modello “...sus censores y sus tribunales domésticos...”.
Secondo Lobrano, anche l’Alberdi, nel 1871, individuava
con chiarezza il “...dilema de hierro para la
América del Sud”
[4] nel dovere di scelta tra due libertà: la libertà latina della repubblica
romana e la libertà di origine germanica divenuta peró anglo-americana, ed
espressa nella “Constitución de los Estados Unidos”.
Questi due modelli (inglese e romano) sono opposti nella
nozione di Stato, persona artificiale che necessita della delega-representanza
politica per il primo; e l’accordo del popolo sovrano, che postula la virtù di
ogni cittadino e quindi, necessita la tutela di quest’ultima mediante un potere
censorio o morale per l’altro.
Fa parte del modello repubblicano romano anche il
tribunato –tra popolo e governo–, che sarà il mezzo per la realizzazione della
libertà dei cittadini. Il 15 agosto del 1805, Simón Bolívar col suo maestro
Simón Rodríguez, a Roma, nello stesso luogo dove 2500 annni prima, i plebei
romani hanno fatto un primo giuramento sul Monte Sacro, promettendo di
combattere la tirannia.
3. Alcune
istituzione bolivariane: Infatti, per
la costituzione del Venezuela del 1819, Bolívar ha proposto la istituzione di
un “Poder moral”, da egli chiamato “Areópago”, e che non fú mai approvato dal
Congreso de Angostura, ma pubblicato come “Apéndice de la
Constitución ”. A. F. Brice,
invece pensa che l’“Apéndice
de la
Constitución ” sia stata
approvata: “...apéndice quiere decir en nuestro idioma cosa adjunta o
añadida a otra, de la cual es como parte accesoria o dependiente, por lo que si
era una parte conexa, subordinada a la
Constitución , nuestros constituyentes, sin quererlo, la
aprobaron...”[5].
Artículo 1º La
Cámara de Moral
dirige la opinión moral de toda la
República , castiga los vicios con el oprobio y la infamia,
premia las virtudes públicas con los honores y la gloria. La imprenta es el
órgano de sus decisiones [6].
Sette anni dopo, nella Costituzione della Bolivia del
1826, Bolívar introdusse la “Camara de censores”, con lo stesso compito
dell’Areópago d’Angostura, nell’organo del potere legislativo boliviano. Le
altre Camere sono quella dei Senatori e dei Tribuni.
Queste idee bolivariane hanno come fondamento la nozione
d’eguaglianza del Libertador:
La verdadera
igualdad no existe sino en la formación y delante de la ley que liga y
comprende a todos indistintamente: premia y recompensa al virtuoso, al justo,
al sabio, al valiente al honrado, al prudente, al industrioso, al activo y al
benéfico; y castiga y reprime al vicioso, al injusto, al inmoral, al cobarde,
al temerario al holgazán y al perezoso. El que sirve a su Patria más honrosa y
útilmente, merece bien con predilección y debe ser preferido y considerado
sobre sus conciudadanos que no han podido o no han querido igualarlo [7].
Nella Costituzione della Republica Bolivariana del
Venezuela, è centrale la dottrina del Libertador, il Poder Ciudadano affidato
al Consejo Moral Republicano, composto dal Defensor del Pueblo, dal Fiscal
General de la
República e dal
Contralor General de la
República.
Artículo 273.
El Poder Ciudadano se ejerce por el Consejo Moral Republicano integrado por el
Defensor o Defensora del Pueblo, el Fiscal o la
Fiscal General y
el Contralor o Contralora General de la
República.
Altre istituzioni tipicamente latine, presenti nella
Costituzione del 1999, sono la sovranità popolare (art. 5) e quindi, la
democrazia diretta (art. 71 e ss.) o partecipazione (art. 62), il governo al
servizio dei cittadini (art. 141) e la istituzione del Poder Electoral (art.
292 e ss.). Con il Poder Electoral, si supera l’idea della tripartizione dei
poteri di origine montesquieana (art. 136), la famiglia come ordine
pre-statuale (art. 75), il Defensor del Pueblo come tribuno (art. 280 e ss.), e
l’organizzazione dello Stato in comuni o municipios (art. 168).
Sull’educazione dei figli nella famiglia e della
educazione dei cittadini parleremo in un'altra occasione.
4. In
conclusione: Una corretta interpretazione di una dottrina così
specifica e opposta al costituzionalismo corrente, è possibile solo alla luce
del disegno constituzionale del Libertador Simón Bolívar, altrimenti definita
“dottrina di Simón Bolívar”, il quale, a sua volta, si ispira attraverso lo
studio di Rousseau, al modello costituzionale romano. Essere coscienti di
questa realtà é il nostro piú importante incarico odierno.
NOTE
* Professore
di Diritto nell’Universidad Central de Venezuela.
[1] Promossa
nel 1999 con una riforma del 2009.
[2] Vid. P. CATALANO, “Derecho
público romano y principios constitucionales bolivarianos”. In Constitución y constitucionalismo
hoy. Cincuentenario del Derecho Constitucional Comparado de Manuel
García-Pelayo. Fundación Manuel García-Pelayo. Caracas 2000, pp. 687-717.
[3] G.
LOBRANO, “‘Modello romano’ e ‘costituzionalismo latino’”. In Teoria del
diritto e dello stato. Rivista europea di cultura e scienza giuridica. Potere
negativo e Costituzione bolivariane, n. 2. Roma 2007, p. 263.
[4] J. B.
ALBERDI, Peregrinación de Luz
del Día o Viajes y aventuras de la
Verdad en el
Nuevo Mundo. La
Cultura Argentina. Buenos
Aires 1916. Citado por G. Lobrano en trabajo inédito.
[5] A. F.
BRICE, “Prólogo”. In Los proyectos constitucionales del Libertador. Congreso de la
República. Caracas 1983, pp. 78-79.
[6] Sección
2ª, De las atribuciones especiales de la
Cámara de la
Moral. Apéndice de la
Constitución venezolana
de 1819.
[7] Título I, Sección primera, artículo 16 del Proyecto de Constitución de
Venezuela de 1819.
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